Chi era Beppe
Beppe Brunier,
anche chiamato “Beppino di Tsâti”, ha portato in tutto il mondo il nome di Fénis e del suo castello, prima come militare e prigioniero, poi come ambasciatore dello slittino e infine come turista a modo suo.
Parlava molto delle sue avventure, e nel suo campeggio ha ospitato innumerevoli stranieri che sono diventati amici suoi e di Fénis.
Descriveva luoghi da lui visitati in modo così affascinante e coinvolgente che alla fine pareva di averli visti e visitati con lui.
In qualche modo, riconduceva sempre le varie realtà conosciute durante i suoi viaggi alla piccola comunità di Fénis; raccontava fatti inerenti al castello e alla sua gente, persone che un tempo abitavano e rendevano vivo il paese. I suoi continui riferimenti alle famiglie di Fénis, caratterizzate dai tipici soprannomi (in uso ancora oggi), permettevano di identificare subito le discendenze con gli abitanti di oggi.
I suoi racconti, così nitidi, in un batter d’occhio calavano l’ascoltatore nella storia e pareva di incontrare e di vivere con le persone ricordate, di sentire le loro voci ed i loro canti, di vedere i luoghi descritti: le mulattiere, le poche case del paese e la luce delle lampade ad acetilene che illuminavano le stalle durante le “veillà”.
Beppe, cittadino del mondo a Fénis.